di Maurizio Bettini, 10 nov 2025
Negli ultimi anni, il porto di Livorno ha visto diminuire il proprio peso relativo nel traffico container nazionale. Se da un lato il volume complessivo movimentato in Italia continua a crescere, dall’altro la quota intercettata dallo scalo labronico è in progressiva riduzione.
La tabella seguente, basata sui dati dei TEU movimentati (unità di misura standard per i container), mostra chiaramente questa tendenza:
| Anno | Italia (TEU) | Livorno (TEU) | Incidenza Livorno % |
| 2024 | 11.927.069 | 663.622 | 5,56 % |
| 2023 | 11.299.845 | 669.414 | 5,92 % |
| 2022 | 11.570.173 | 751.811 | 6,50 % |
| 2021 | 10.687.151 | 716.233 | 6,70 % |
| 2020 | 10.687.151 | 716.233 | 6,70 % |
| 2019 | 10.783.675 | 789.833 | 7,32 % |
| 2018 | 10.606.226 | 748.024 | 7,05 % |
| 2017 | 10.666.666 | 734.085 | 6,88 % |
| 2016 | 10.573.476 | 800.475 | 7,57 % |
Fonte: elaborazione su dati Assoporti
Come si vede, la quota di Livorno sul totale nazionale è scesa dal 7,57 % del 2016 al 5,56 % del 2024, segnando un trend decrescente che pone interrogativi sulla capacità dello scalo di intercettare i flussi internazionali.
La sfida non è più tra porti, ma tra sistemi logistici integrati
Il contesto competitivo è profondamente cambiato. Oggi la competizione non avviene più tra singoli porti, ma tra nodi logistici allargati, capaci di offrire non solo banchine efficienti ma anche connessioni rapide e integrate con il territorio retroportuale e con i principali corridoi europei.
Per Livorno questo significa puntare con decisione sulle infrastrutture viarie e ferroviarie, elementi fondamentali per collegare il porto ai mercati nazionali e internazionali. Strade e ferrovie efficienti non sono un accessorio, ma un fattore strategico di competitività.
Intermodalità e Interporto Toscano: la chiave per crescere
Un ruolo centrale può essere svolto dall’Interporto Toscano “Amerigo Vespucci” di Guasticce, che rappresenta il naturale punto di scambio tra i flussi marittimi e terrestri. Rafforzare questa piattaforma significa potenziare la catena logistica nel suo complesso, riducendo tempi e costi di movimentazione e aumentando l’attrattività dello scalo.
Darsena Europa: un’infrastruttura strategica
In questo scenario, la Darsena Europa si conferma un progetto strategico per il futuro del porto. L’ampliamento delle banchine e dei fondali, unito a nuovi collegamenti terrestri, potrà restituire a Livorno il ruolo di hub competitivo nel Mediterraneo.
Solo integrando porto, retroporto e rete infrastrutturale sarà possibile invertire la rotta e riportare la quota di traffico container a livelli in linea con il potenziale dello scalo e del territorio toscano.