mercoledì, Dicembre 10, 2025

Il Porto di Livorno perde peso nel traffico container: servono infrastrutture e logistica integrata per tornare competitivi

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di Maurizio Bettini, 10 nov 2025

Negli ultimi anni, il porto di Livorno ha visto diminuire il proprio peso relativo nel traffico container nazionale. Se da un lato il volume complessivo movimentato in Italia continua a crescere, dall’altro la quota intercettata dallo scalo labronico è in progressiva riduzione.

La tabella seguente, basata sui dati dei TEU movimentati (unità di misura standard per i container), mostra chiaramente questa tendenza:

AnnoItalia (TEU)Livorno (TEU)Incidenza Livorno %
202411.927.069663.6225,56 %
202311.299.845669.4145,92 %
202211.570.173751.8116,50 %
202110.687.151716.2336,70 %
202010.687.151716.2336,70 %
201910.783.675789.8337,32 %
201810.606.226748.0247,05 %
201710.666.666734.0856,88 %
201610.573.476800.4757,57 %

Fonte: elaborazione su dati Assoporti

Come si vede, la quota di Livorno sul totale nazionale è scesa dal 7,57 % del 2016 al 5,56 % del 2024, segnando un trend decrescente che pone interrogativi sulla capacità dello scalo di intercettare i flussi internazionali.

La sfida non è più tra porti, ma tra sistemi logistici integrati

Il contesto competitivo è profondamente cambiato. Oggi la competizione non avviene più tra singoli porti, ma tra nodi logistici allargati, capaci di offrire non solo banchine efficienti ma anche connessioni rapide e integrate con il territorio retroportuale e con i principali corridoi europei.

Per Livorno questo significa puntare con decisione sulle infrastrutture viarie e ferroviarie, elementi fondamentali per collegare il porto ai mercati nazionali e internazionali. Strade e ferrovie efficienti non sono un accessorio, ma un fattore strategico di competitività.

Intermodalità e Interporto Toscano: la chiave per crescere

Un ruolo centrale può essere svolto dall’Interporto Toscano “Amerigo Vespucci” di Guasticce, che rappresenta il naturale punto di scambio tra i flussi marittimi e terrestri. Rafforzare questa piattaforma significa potenziare la catena logistica nel suo complesso, riducendo tempi e costi di movimentazione e aumentando l’attrattività dello scalo.

Darsena Europa: un’infrastruttura strategica

In questo scenario, la Darsena Europa si conferma un progetto strategico per il futuro del porto. L’ampliamento delle banchine e dei fondali, unito a nuovi collegamenti terrestri, potrà restituire a Livorno il ruolo di hub competitivo nel Mediterraneo.

Solo integrando porto, retroporto e rete infrastrutturale sarà possibile invertire la rotta e riportare la quota di traffico container a livelli in linea con il potenziale dello scalo e del territorio toscano.

Maurizio Bettini
Maurizio Bettini
Maurizio Bettini (Ravenna 1963) è Dottore di Ricerca in Storia della Società Europea. E’ stato professore a contratto presso la Facoltà di Economia dell’Università di Modena. E’ stato consulente per l’Autorità Portuale di Livorno (2001) e per l’Autorità Portuale di Bari (2007) Modulo B “Aspetti tecnici, normativi e legislativi inerenti il trasporto marittimo e i porti” P.I.C. INTERREG IIIA ITALIA-ALBANIA 2000-20006 PROGETTO JOVE. Insegnante presso la Scuola Nazionale di Trasporti di La Spezia e ha svolto docenze presso Istituto di Studi Marittimo Militari di Venezia per i master di perfezionamento degli ufficiali superiori della Marina Militare.

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