giovedì, Dicembre 11, 2025

Marketing territoriale

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di Lorenzo Riposati, 10 nov 2025

Livorno ha carattere. È una città con una storia importante, una personalità unica, e un legame col mare che si sente ovunque: nei quartieri popolari, nei canti delle barche, nel modo di parlare della gente. Eppure, quando si tratta di promuoversi, spesso resta indietro. Non perché manchino le qualità, ma perché manca una vera strategia per raccontarsi.

E qui entra in gioco il marketing territoriale. Che non è una parolaccia, né qualcosa che riguarda solo le città turistiche. Vuol dire, in parole semplici: valorizzare quello che una città è davvero, farlo conoscere e condividerlo con il mondo. E Livorno, più di tante altre città, ha bisogno di farlo bene.

Perché è importante raccontarsi?

Perché se non ti racconti da solo, lo faranno gli altri. Magari con luoghi comuni, stereotipi, immagini sbiadite. E invece Livorno è piena di storie vere, originali, ironiche, profonde. Ha un’identità forte, fatta di culture che si sono mescolate, di ribellione, di musica, di arte popolare, di spirito critico.

Ma per far emergere tutto questo, serve una visione. Serve un progetto che metta insieme cultura, comunicazione, turismo, economia locale. Non una vetrina finta, ma un racconto autentico, costruito dal basso. Occorre trovare e condividere l’identità di Livorno.

Non serve uno slogan di quelli vuoti. Serve coinvolgere i cittadini, le associazioni, i giovani, le scuole, e provare a rispondere insieme a una domanda semplice ma potente: “Cos’è Livorno oggi?”. Quali parole ci rappresentano? Quali immagini? Quali storie? Solo così si costruisce un’immagine vera della città, che la gente può sentire propria.

Occorre inoltre puntare sulla cultura, sempre. La cultura non è un lusso. È un motore. Livorno ha già festival, artisti, movimenti, realtà indipendenti. Ma spesso lavorano isolati. Le istituzioni potrebbero aiutarli a mettersi in rete, sostenere chi lavora sul territorio, riqualificare spazi abbandonati con progetti culturali condivisi e condivisibili. Una città viva culturalmente è anche una città più attrattiva, più inclusiva, più felice.

Occorre inoltre migliorare la comunicazione on line. Molti dei canali ufficiali oggi sono poco aggiornati, freddi, poco accessibili. Ma oggi la prima impressione si gioca online. Serve una comunicazione moderna, calda, visuale, magari multilingue, che racconti Livorno con video, storie, itinerari tematici. Bisogna far venir voglia di scoprirla. E per farlo servono strumenti giusti e costantemente aggiornati. Nel costruire una strategia di marketing territoriale efficace per Livorno, è fondamentale ricordare che anche gli strumenti digitali — e in particolare i social network — non sono mai statici. Facebook, che solo pochi anni fa rappresentava una vera e propria rivoluzione nella comunicazione, oggi è sempre meno frequentato dai più giovani, che preferiscono piattaforme più dinamiche come Instagram, TikTok o persino Twitch. Questo dimostra quanto sia necessario aggiornare costantemente le proprie strategie e i propri canali: ciò che funzionava ieri potrebbe non bastare più oggi. Per promuovere il territorio livornese in modo autentico e coinvolgente, occorre quindi saper osservare le tendenze, sperimentare nuovi linguaggi e adattarsi alle abitudini dei diversi pubblici. Solo così Livorno potrà raccontarsi in maniera efficace, restando viva e riconoscibile anche nel mondo digitale in continuo cambiamento.

Occorre inoltre valorizzare chi già lavora per la città. Imprese creative, botteghe, artisti, ristoratori, artigiani: sono già ambasciatori di Livorno, ogni giorno. Perché non aiutarli a fare rete, a promuoversi insieme, a partecipare a fiere, eventi, circuiti regionali e internazionali? Un buon marketing territoriale parte anche da qui: rafforzare l’economia locale dando visibilità a chi crea valore vero.

Occorre guardare oltre i confini. Livorno è un porto, una città del Mediterraneo. Perché non immaginare progetti comuni con altre città portuali? Scambi culturali, festival condivisi, reti artistiche, turismo sostenibile su scala mediterranea. Una città che guarda fuori è una città che cresce.

In conclusione: Livorno non deve “vendersi”, deve raccontarsi meglio. Non servono grandi eventi spot, né operazioni di facciata. Serve un lavoro quotidiano, collettivo, coerente. Serve crederci. Crederci davvero.

Il marketing territoriale non è un gioco per esperti: è una sfida che riguarda tutti noi.

Il potenziale c’è, serve solo renderlo visibile.

Lorenzo Riposati
Lorenzo Riposati
Lorenzo Riposati è laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Pisa ed è abilitato alla professione di Dottore Commercialista, che esercita a Livorno dal 1993. È Revisore Legale ed è iscritto negli elenchi del MEF per la certificazione dei bilanci di sostenibilità. Ricopre incarichi come membro di Consigli di Amministrazione e di Collegi Sindacali in diverse società ed enti attivi a livello nazionale. Appassionato di cultura e storia di Livorno, contribuisce a Livorno Futura con articoli di approfondimento sul territorio e sulla sua evoluzione.

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